Alla fine degli anni 70, Padre Ferdinando, parroco della parrocchia dei SS Nabore e Felice, chiamò alcuni parrocchiani a collaborare nel Movimento per la Vita, per sostenere il referendum per l ‘abolizione della legge 194, che è stato fatto il 17/5/81.

Propose poi di costituire un Centro di Aiuto alla Vita, in via Tonezza; invitai alcune amiche che sapevo essere disponibili per la difesa della vita.

Silvana, ha aderito con molta gioia e con altre persone, molto motivate, abbiamo iniziato nel 1980, il Cav, un luogo dove, donne indecise ad abortire incontravano volontari preparati. Volontari disponibili all’ascolto e per un aiuto a valutare bene, con consapevolezza, la scelta per la vita.

Ricordo i manifesti, messi nella metropolitana:

“se sei indeciso causa una gravidanza, rivolgiti a noi con fiducia” e poi l’indirizzo e il telefono!

Silvana, all’inizio, dava come tutte noi, un pomeriggio la settimana per l’ascolto e poi l’equipe, la formazione, ed il tempo di disponibilità richiesto, aumentava sempre più.

Silvana, sempre sorridente, disponibile.

Ricordo la sua pacatezza,il suo equilibrio ,anche di fronte a situazioni difficili e complesse.

Per parecchi anni, il gruppo degli operatori dell’ascolto, si recava mensilmente all’Istituto La Casa, dove la dottoressa Calori, psicologa, ci aiutava ad affrontare i problemi e le difficoltà che noi vivevamo nell’incontro con le persone.

Che preziosa formazione e supervisione!

Silvana valorizzava molto, come tutte noi, ed apprezzava questi momenti vitali.

Per molti anni abbiamo collaborato, incontrandoci settimanalmente in equipe, per aiutarci ad affrontare il quotidiano.

Silvana poi iniziò, con altre persone, nel 1984, la presenza nel Cav presso la clinica Mangiagalli.

Quante mamme Silvana ha incontrato, e per ognuna con dolcezza e positività, iniziava un rapporto, che continuava nel tempo, come sostegno e accompagnamento nella nascita e nella crescita dei bambini.

Silvana sei stata un grande esempio per noi, e cercavi sempre di riconoscere il positivo!

Da molti anni eri stata chiamata ad un impegno familiare gravoso, svolto sempre con dedizione, accogliendo in casa tuo suocero ammalato e poi da più di 10 anni, assistendo il tuo caro Giancarlo colpito da un ictus con grave emiparesi.

Ora che sei in cielo, ti chiediamo di continuare a   proteggere i piccoli, che grazie all’aiuto dei CAV, riescono a nascere.

Pinuccia Bianchi